Umani e animali, un rapporto che, pallavolisti o meno, riempie la vita di tanti di noi. Anche i giocatori e le giocatrici di Vero Volley non fanno differenza e ci sono aspetti extra-pallavolo dei nostri atleti delle serie A che, ovviamente, piacciono e incuriosiscono molto i tifosi e gli appassionati. Uno tra questi è proprio la sensibilità e l’affetto per i loro animali da compagnia.
Alcuni di loro sono cresciuti o sono abituati ad avere animali nelle case delle loro famiglie e, di conseguenza, durante la stagione sportiva ne sentono la mancanza vivendo lontano. La vita da sportivi con tutti gli impegni, i traslochi e le trasferte, anche internazionali, infatti, sembrerebbe scoraggiare il prendersi cura costantemente di un animale. Eppure, è possibile! Anche a Monza abbiamo alcuni esempi evidenti di quanto sia incredibile e bello condividere anche questa vita così particolare, quella dello sportivo, con un fedelissimo compagno di avventura.
In tema di cani, per esempio…
Gaia Moretto, centrale della Vero Volley, convive con Raja, un cane lupo cecoslovacco di quasi un anno che è con lei da aprile. Una convivenza che è solo all’inizio e inaugurata, sportivamente parlando, proprio qui a Monza. “Questa è la nostra prima stagione pallavolistica insieme – ci racconta Gaia -. È stato tutto nuovo e il trasloco un momento di stress per entrambe. Dovevamo stabilirci in nuovi spazi, trovare nuovi ritmi, ma dopo poco Raja si è adattata e io con lei”. E’ bellissimo vederle insieme e Raja è un cane molto particolare: “Ha un carattere simile al lupo, ovvero è un cane da branco che ama stare con la famiglia. Ha molte energie, le piace annusare, cercare e fare attività. Essendo cucciola è irruente ed espansiva nelle dimostrazioni di affetto, ma io cerco di portarmela sempre in giro di modo tale da abituarla a stare con le persone. Infatti, per me è fondamentale che lei si comporti bene in ogni situazione. È molto difficile per me lasciarla, sia per andare agli allenamenti che per andare alle trasferte, per cui nel tempo libero sto sempre con lei, cercando di portarla a fare passeggiate o a giocare con altri cani. Nelle giornate di pioggia mi sono fatta consigliare qualche gioco da fare in casa: abbiamo un tappeto molto grande in soggiorno, fatto di taschine dove posso nascondere dei premi per farla divertire e farle usare l’olfatto, il senso che ha più sviluppato e che più si impegna ad attivare. Vi voglio raccontare un aneddoto curioso che risale a quest’estate, quando era ancora più cucciola di adesso e più… pestifera! A casa qualche danno lo aveva già combinato, mangiucchiando alcuni oggetti, ma, non essendo io una persona molto legata ai beni materiali, non mi è mai importato molto se si rovina o rompe qualcosa. L’unica volta in cui mi sono arrabbiata tantissimo è stata quando ha mangiato il salmone selvaggio affumicato che avevo appena comprato e che mi stavo pregustando dato che mi piace moltissimo. L’avevo messo in un piattino, ho fatto due passi verso l’altra stanza e quando sono tornata il salmone non c’era più… ma il fatto più divertente è stato trovare lei che già dormiva dall’altro lato della stanza, quindi, impiegando pochissimi secondi per alzarsi, mangiare tutti i 200 grammi di salmone e rimettersi a dormire”.
Tommi Calligaro ci parla del suo cane di nome Dixie, un meticcio preso al canile nel novembre del 2018: ”Io l’ho definito “una palla di pelo piena di affetto” perché è davvero dolcissimo con tutti e, a dire il vero, anche un po’ ruffiano… Per un pezzetto di cibo si farebbe fare e farebbe di tutto. È davvero un compagno prezioso! A differenza del cane che avevo in precedenza e che ha girato con me nel mio “tour italiano”, Dixie è con me dal mio primo anno a Monza e da quel momento non ci siamo più spostati. Fortunatamente, vivendo vicino ad un grande parco, appena ho un momento libero lo porto a sfogarsi un po’ anche se devo stare attento a lasciarlo libero perché fa fatica ad obbedire al richiamo e, soprattutto, ha una passione per le vecchiette… quando è libero e ne vede una la insegue per farsi coccolare”.
E per le trasferte? ”Essendo di Monza ho la grande fortuna di avere un paio di amiche che quasi sempre me lo tengono, altrimenti la sua veterinaria ha una pensione per cani dove lui va molto volentieri“. Struttura utilizzata anche dalla collega Moretto che conferma: “Quando andiamo in trasferta la porto nella pensione consigliata da Tommi, dove Raja ha qualcuno che si prende cura di lei e dove so che gioca sempre molto. Quando la porto vedo che è felice così come quando vado a riprenderla… così è tutto molto più semplice”.
Anche Gianluca Galassi e la compagna Laura hanno un cane enorme, meraviglioso, che contribuisce a renderli davvero una splendida famiglia: “Il nostro cane si chiama Rey, è un bovaro del bernese e ha tre anni. Lo abbiamo da quando aveva tre mesi, poiché è questo il tempo che bisogna aspettare prima che si separi dalla mamma e dagli altri cuccioli. Ha un carattere mite, tranquillo e coccolone tipico di questa razza e gli piace molto dormire. Durante le stagioni sportive il mio rapporto con lui è ottimo, infatti, non dovendo stare moltissime ore consecutive fuori di casa, c’è sempre tempo per fare tante cose insieme. Tutti pensano, vedendolo così grande, che serva un grandissimo giardino e una casa gigante, ma, in realtà, a lui basta stare con me e Laura per essere felice. Ovvio che, almeno una volta al giorno, cerchiamo di portarlo a fare una passeggiata di un’oretta così può sentire gli odori, attivarsi e stancarsi”. Com’è e come è stato spostarsi con lui? “E’ abituato sin da piccolo a viaggiare in macchina, dunque per trasferimenti e traslochi è stato semplice, poi, ora che siamo a Monza, sia io che la mia fidanzata siamo più vicini alle nostre famiglie. Per le trasferte lo tiene Laura oppure ci aiutano i “nonni” materni o paterni a seconda delle occasioni”.
Come in tutte le cose, è sempre una questione di priorità, organizzazione e… amore.
Di sicuro questi splendidi cani, come tutti gli animali, regalano ai loro amici atleti qualcosa che è difficile da descrivere, ma bello da vivere perché dentro c’è tutto l’amore, quello dato e quello ricevuto.