Sono trascorsi tre giorni dalla straordinaria finale che ha assegnato alla Numia Vero Volley Milano la Supercoppa Fineco 2025/2026, ma l’entusiasmo di chi ha contribuito al compiersi di un traguardo storico è ancora incontenibile. Sul taraflex del PalaTrieste, sabato 18 ottobre, è andato in scena un duello indimenticabile: dopo 5 set di battaglia, le ragazze in maglia rosablu hanno regalato alla Vero Volley il primo titolo nazionale in 81 anni di storia della pallavolo milanese. L’incontro, trasmesso sui canali Rai, ha attirato in media oltre 400.000 spettatori.
Quella tra le meneghine e le venete è una rivalità che da anni accende i campi da gioco italiani ed europei, ma fino a sabato sera il confronto aveva premiato quasi sempre le seconde. L’impresa di Milano ha infatti interrotto l’incredibile striscia vincente della Prosecco Doc A.Carraro Imoco Conegliano da 18 trofei nazionali consecutivi.
LE PAROLE DEI PROTAGONISTI
Nell’immediato dopo-gara la prima a parlare è stata Paola Egonu, capitano e MVP, che ha guidato le compagne con 30 punti realizzati (10 solo nel tie-break): “Sono fiera di questo gruppo e di questo risultato: abbiamo lavorato tantissimo ripartendo da zero. Sono contenta che ci abbiamo creduto fino all’ultimo senza mai mollare, per noi è un grande traguardo”.
La seconda voce a festeggiamenti in corso è stata quella di Claudio Bonati, direttore sportivo di Vero Volley: “Sono molto felice di questa vittoria, ce la meritavamo: tutti abbiamo lavorato in questa direzione negli ultimi anni. Abbiamo fatto scelte importanti lasciando andare via giocatrici molto blasonate, ma ne sono arrivate altre: è una squadra molto diversa, che lotta ogni giorno per arrivare agli obiettivi prefissati. Un gruppo molto unito. Spero che questo sia solo l’inizio di una bellissima storia, per questa stagione e le prossime. Voglio dedicare questa vittoria alla proprietà: Aldo Fumagalli e Alessandra Marzari, la nostra presidenza che si merita questo ed altri successi”.
Dopo Bonati è arrivato il turno di coach Stefano Lavarini, che ha definito il trionfo in Supercoppa come il miglior successo della sua carriera: “Un collega che stimo e ammiro tantissimo dice sempre che le vittorie più importanti sono l’ultima e la prossima”. C’è stato spazio anche per una battuta parlando dell’amico Daniele Santarelli, coach di Conegliano: “Dani è stato fantastico, lui e i suoi ragazzi ci hanno fatto i complimenti di cuore. Ci mancherebbe, con tutte le volte che glieli ho fatti io… Però è una bella immagine per il nostro sport”.
Oggi, a distanza di tre giorni, la grande soddisfazione è ancora palpabile nelle parole di Lavarini, che ha voluto sottolineare la caparbietà delle sue ragazze: “Abbiamo messo in campo tutto il nostro spirito di squadra e il nostro carattere. Nei momenti di difficoltà non abbiamo perso la concentrazione, e quando si è manifestata l’opportunità di vincere siamo stati abbastanza forti per non lasciarcela scappare. Siamo molto felici di aver portato a Milano il primo trofeo italiano della sua storia”.
Adrenalina alle stelle per un’emozionatissima Eleonora Fersino: “Abbiamo compiuto un’impresa contro la squadra più forte al mondo – ha dichiarato il libero di Milano – Sono orgogliosa del mio team, perché abbiamo saputo soffrire e perché ogni ragazza che è entrata, anche per un punto, ha dato il proprio contributo, e non è scontato. Sono contenta non solo per la vittoria, ma perché mi sono divertita, mi sono goduta ogni istante“. Fersino racconta: “Sono qui da un mese e mezzo, per me era appena la quarta partita con questa maglia ed essere riuscita a vincere un trofeo è davvero emozionante. Potrei stare fino a domani mattina a parlare di quello che è successo. Ho realizzato solamente ora, dopo i festeggiamenti non riuscivo ancora a crederci. Mi sembrava un sogno“. Dopo il premio di MVP conquistato nella gara di campionato contro la Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia, sabato pomeriggio Fersino ha sfoderato un’altra prestazione impeccabile in ricezione, con il 94% di positività e il 50% di ricezione perfetta.
È stato un sogno anche per Emma Cagnin, protagonista a sorpresa del match nel corso del quale ha fatto registrare anche 6 punti, di cui uno nel cuore del tie-break: “Non mi pare vero. Sembra quel sogno che fai la sera prima della partita. E invece è successo veramente. Fa grande effetto aver battuto Conegliano ed è un onore aver scritto una pagina di storia della Vero Volley Milano”. L’ingresso della schiacciatrice classe 2002 nel corso del secondo set ha cambiato l’inerzia della gara: “Per me è stato tutto molto inaspettato. Non credevo di giocare così tanto e di contribuire in questo modo. Penso di aver portato semplicemente un po’ più di energia, un po’ più di positività, magari serviva quello sguardo in più con qualcuno che desse speranza. Ognuna di noi ha dato tutto quello che poteva dare, ho visto tutte le ragazze urlare come mai in vita mia. Questa vittoria me la porterò sempre nel cuore”.
Khalia Lanier ha soddisfatto le aspettative all’appuntamento contro la squadra in cui ha militato nelle due passate stagioni, chiudendo il match come seconda attaccante più prolifica della Numia Vero Volley, con 14 punti messi a referto. Anche le parole dell’americana evidenziano l’importanza del gruppo: “Abbiamo tutte creduto in noi stesse. Anche nei momenti difficili abbiamo continuato a guardarci negli occhi e a incoraggiarci a vicenda. Questa è stata la parte più bella della partita: giocare davvero come una squadra. È stato molto emozionante vincere insieme a queste ragazze, non sono mai stata così contenta! Non vedo l’ora di scoprire cosa potremo costruire rimanendo così unite”.
Una volta archiviati i festeggiamenti, le ragazze della Numia Vero Volley Milano sono già tornate al lavoro per preparare la trasferta di domani sera sul campo della Savino Del Bene Scandicci. Oltre alla coppa, che in mattinata ha varcato le porte dell’Opiquad Arena di Monza, le giocatrici hanno acquisito anche una nuova consapevolezza, utile per affrontare il prosieguo della stagione.
Lo dimostrano, ad esempio, le parole di Cagnin: “Dobbiamo ricordarci più spesso quello che sappiamo fare, essere più libere quando giochiamo, perché abbiamo nelle nostre corde queste partite”. Sulla stessa linea anche Fersino: “La strada è ancora molto lunga, ma questo è stato un chiaro segnale di quello che possiamo fare. Dobbiamo prendere ancora più fiducia nei nostri mezzi. Siamo un bel gruppo di ragazze che hanno voglia di lavorare e soffrire insieme, possiamo puntare in alto”.
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